Sfrappole Bolognesi
(la mia versione)
Quando
arriva il Carnevale, le sfrappole evocano tanti ricordi, in particolare il
profumo di fritto e zucchero a velo che profumavano per giorni la casa. Da noi
a Bologna si chiamavano appunto sfrappole ma, questi dolcetti privi
di grassi nell'impasto, sono conosciuti in tutta Italia con nomi diversi a
seconda delle regioni. Ne cito qualcuno: "frappe, chiacchere, bugie,
cenci ecc."
La
mia ricetta é quella che faceva la mia mamma, lei mescolava nell'impasto il
succo di un'arancia spremuta e questo le rendeva profumatissime e friabili.
Come da tradizione le friggeva nello strutto, quello bello bianco che si
trovava una volta, perche' diceva che conferiva fragranza ai fritti e per il
suo altissimo punto di fumo. Comunque io le friggo nell'olio di semi e vi
assicuro che sono leggere, non unte e leggerissime come una piuma.
Come
sapete il Carnevale dura 5 giorni infatti, come da tradizione, inizia il
giovedi’ grasso per terminare poi il martedi’ grasso. Fatta eccezione per
Milano dove il rito ambrosiano fa’ iniziare e terminare il carnevale piu’
tardi. Quest’anno il rito comincia il giovedi’ 24 febbraio e termina il martedi’
1 marzo, questo significa che avete tutto il tempo per preparare le Sfrappole.
Difficolta’ |
||||
Bassa |
Economico |
15/20
minuti |
||
15/20
minuti |
6/8
persone |
Frittura |
||
|
||||
30
minuti |
Carnevale
italiano |
|
Ingredienti:
350 gr. di farina meglio
se 00 (la quantita’ potrebbe leggermente variare)
3 uova medie o 2 grandi
succo di un’arancia
spremuta
un cucchiaio di rum,
grappa o altro liquore a scelta
100 gr. circa di
zucchero a velo vanigliato
Olio di semi per
fritture q.b.
Preparazione:
Potete realizzare questa ricetta a mano, utilizzando
la planetaria o il frullatore elettrico con gancio. Per prima cosa bisogna
spremere l’arancia e poi con un colino filtrarne il succo per eliminare polpa
ed impurita’. Ora mescolate tutti gli ingredienti, la farina meglio se
setacciata, le uova, il succo dell’arancia filtrato, il cucchiaio del liquore
scelto, e se volete un cucchiaio o due di zucchero vanigliato. Quest’ultimo si
puo’ omettere visto che le sfrappole verranno poi abbondantemente spolverate in
superficie. Impastate fino ad ottenere un panetto liscio, omogeneo ed abbastanza
morbido e, se fosse necessario aggiungete un po’ piu’ di farina. Ora lasciatelo
riposare per circa una mezz’ora ma anche un’ora va bene. Nel frattempo potete
preparare, il mattarello se le tirate a mano o la macchina per la pasta, il taglia
pasta o un coltello affilato, una padella abbastanza larga con l’olio per
friggerle, la schiumarola, un vassoio con sopra carta da forno per scolarle, un
piatto di portata, il colino e lo zucchero vanigliato per spolverizzarle.
Trascorso il tempo di riposo prendere l’impasto, infarinarlo leggermente e tirarlo il piu’ sottile possibile. Io con la “nonna papera” arrivo fino alla penultima tacca. Ritagliare dei rettangoli di pasta di circa 5/6 cm per 10/12 cm. e praticate un taglio al centro. Si possono realizzare altre forme a piacere compresa quella con il nodo, ma credetemi quella che ho decritto è la migliore soprattutto se non siete molto pratici nelle fritture. Tenete le sfrappole su di un tagliere di legno o un vassoio ben infarinato per evitare che si attacchino. Accendete il fornello sotto alla padella e scaldate l’olio a 180 gradi, comunque se non potete misurane la temperatura piu’ o meno quando si formano piccole bollicine dovrebbe essere pronto. Tuffate una sfrappola e se gonfia subito e rimane a galla significa che l’olio è pronto. Le sfrappole vanno cotte pochi secondi per lato, devono rimanere chiare e non troppo dorate. Io quando le tuffo nell’olio bollente, in genere una alla volta massimo due, le faccio affondare un secondo premendo sopra leggermente con la schiumarola, le giro attendo un altro secondo e scolo subito sulla carta assorbente. Vedrete che ne usciranno gonfie e in secondo l’olio sparira’ e rimarranno meravigliosamente friabili. Trasferitele prima possibile ne piatto di portata e spolverate di zucchero a velo.
Le sfrappole si conservano per due o tre giorni senza problemi, attenzione all’umidita’ che ne potrebbe compromettere la consistenza.Spero che questa semplice ricetta ti sia piaciuta, se vuoi lascia un commento e raccontami come si chiamano dalle tue parti questi meravigliosi dolci fritti.
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