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mercoledì 9 febbraio 2022

 Sfrappole Bolognesi

(la mia versione)


Quando arriva il Carnevale, le sfrappole evocano tanti ricordi, in particolare il profumo di fritto e zucchero a velo che profumavano per giorni la casa. Da noi a Bologna si chiamavano appunto sfrappole ma, questi dolcetti privi di grassi nell'impasto, sono conosciuti in tutta Italia con nomi diversi a seconda delle regioni. Ne cito qualcuno: "frappe, chiacchere, bugie, cenci ecc."

La mia ricetta é quella che faceva la mia mamma, lei mescolava nell'impasto il succo di un'arancia spremuta e questo le rendeva profumatissime e friabili. Come da tradizione le friggeva nello strutto, quello bello bianco che si trovava una volta, perche' diceva che conferiva fragranza ai fritti e per il suo altissimo punto di fumo. Comunque io le friggo nell'olio di semi e vi assicuro che sono leggere, non unte e leggerissime come una piuma. 

Come sapete il Carnevale dura 5 giorni infatti, come da tradizione, inizia il giovedi’ grasso per terminare poi il martedi’ grasso. Fatta eccezione per Milano dove il rito ambrosiano fa’ iniziare e terminare il carnevale piu’ tardi. Quest’anno il rito comincia il giovedi’ 24 febbraio e termina il martedi’ 1 marzo, questo significa che avete tutto il tempo per preparare le Sfrappole. 

Difficolta’

Costo

Tempo di preparazione

Bassa

Economico

15/20 minuti

Tempo di cottura

Porzioni

Metodo di cottura

15/20 minuti

6/8 persone

Frittura

Tempo di riposo

Tradizione

 

30 minuti

Carnevale italiano

 

 Ingredienti:

350 gr. di farina meglio se 00 (la quantita’ potrebbe leggermente variare)

3 uova medie o 2 grandi

succo di un’arancia spremuta

un cucchiaio di rum, grappa o altro liquore a scelta

100 gr. circa di zucchero a velo vanigliato

Olio di semi per fritture q.b.

Preparazione:

Potete realizzare questa ricetta a mano, utilizzando la planetaria o il frullatore elettrico con gancio. Per prima cosa bisogna spremere l’arancia e poi con un colino filtrarne il succo per eliminare polpa ed impurita’. Ora mescolate tutti gli ingredienti, la farina meglio se setacciata, le uova, il succo dell’arancia filtrato, il cucchiaio del liquore scelto, e se volete un cucchiaio o due di zucchero vanigliato. Quest’ultimo si puo’ omettere visto che le sfrappole verranno poi abbondantemente spolverate in superficie. Impastate fino ad ottenere un panetto liscio, omogeneo ed abbastanza morbido e, se fosse necessario aggiungete un po’ piu’ di farina. Ora lasciatelo riposare per circa una mezz’ora ma anche un’ora va bene. Nel frattempo potete preparare, il mattarello se le tirate a mano o la macchina per la pasta, il taglia pasta o un coltello affilato, una padella abbastanza larga con l’olio per friggerle, la schiumarola, un vassoio con sopra carta da forno per scolarle, un piatto di portata, il colino e lo zucchero vanigliato per spolverizzarle.

Trascorso il tempo di riposo prendere l’impasto, infarinarlo leggermente e tirarlo il piu’ sottile possibile. Io con la “nonna papera” arrivo fino alla penultima tacca. Ritagliare dei rettangoli di pasta di circa 5/6 cm per 10/12 cm. e praticate un taglio al centro. Si possono realizzare altre forme a piacere compresa quella con il nodo, ma credetemi quella che ho decritto è la migliore soprattutto se non siete molto pratici nelle fritture. Tenete le sfrappole su di un tagliere di legno o un vassoio ben infarinato per evitare che si attacchino. Accendete il fornello sotto alla padella e scaldate l’olio a 180 gradi, comunque se non potete misurane la temperatura piu’ o meno quando si formano piccole bollicine dovrebbe essere pronto. Tuffate una sfrappola e se gonfia subito e rimane a galla significa che l’olio è pronto. Le sfrappole vanno cotte pochi secondi per lato, devono rimanere chiare e non troppo dorate. Io quando le tuffo nell’olio bollente, in genere una alla volta massimo due, le faccio affondare un secondo premendo sopra leggermente con la schiumarola, le giro attendo un altro secondo e scolo subito sulla carta assorbente. Vedrete che ne usciranno gonfie e in secondo l’olio sparira’ e rimarranno meravigliosamente friabili. Trasferitele prima possibile ne piatto di portata e spolverate di zucchero a velo.

Le sfrappole si conservano per due o tre giorni senza problemi, attenzione all’umidita’ che ne potrebbe compromettere la consistenza. 


Spero che questa semplice ricetta ti sia piaciuta, se vuoi lascia un commento e raccontami come si chiamano dalle tue parti questi meravigliosi dolci fritti. 





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