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mercoledì 1 dicembre 2021

La sfoglia fatta in casa 

Oggi voglio dedicare un post alla pasta, vanto nel mondo della cucina italiana.

Un po' di storia

E' difficile trovare un'epoca a cui far risalire la nascita della pasta, sebbene siano tantissime le testimonianze storiche fin dai primordi dell'uomo. Infatti l'acqua ed i cereali sono stati da sempre gli ingredienti base per l'alimentazione umana da cui in seguito alla scoperta della farina, nacquero i primi impasti come pani ed appunto la pasta. Un processo, quello della creazione della pasta, che nel tempo ha portato ad una continua trasformazione ed alla creazione di molteplici tipi e varieta'. Un cibo per il popolo ma anche per i signori appartenenti a nobili famiglie, di cui si puo' leggere in alcuni trattati di cucina storici e nel "Codice dell'Anonimo Toscano" conservato alla Biblioteca Universitaria di Bologna in cui addirittura vengono citate le Lasagne, anche se in una versione senza uova, e parliamo del XIV secolo. Con il tempo nascono appunto anche le paste ripiene che si vanno ad affiancare alla gia' vasta scelta di paste lisce. Inutile dire che, allora come oggi, ogni regione ed ogni citta' lotta per rivendicare la paternita' di un tipo di pasta, ma Bologna, e qui' sono di parte, era soprannominata si' la dotta, ma anche la grassa, chi sa' perche! D'altronde il dottor Balanzone, conosciuta maschera bolognese, era un omone grande e grosso che adorava i piaceri della tavola. Risalgono invece al XII secolo una versione primordiale del tortellini, deliziosi involtini di sfoglia ripiena di prosciutto, mortadella, uova, formaggio grattugiato e noce moscata. Pare anche il midollo di bue. Tortellini contesi da sempre nella paternita' tra Bologna e Modena. Non posso non raccontare il piccolo aneddoto burlesco narrato in un sonetto sulla nascita della forma del tortellino. Si racconta infatti, che Venere e Marte, una sera in una locanda di Castelfranco in provincia di Modena, inebriati da un pasto succulento si ritirarono nella loro stanza da letto.

domenica 28 novembre 2021

Fuori porta natalizio 



Buongiorno a tutte,
e si' ormai l'atmosfera del Natale si inizia a sentire nell'aria e arriva il giorno in cui si inizia a decorare la casa, a fare l'albero, il presepe ecc... e non vogliamo pensare quest'anno ad un fuori porta diverso dal solito? Diverso dalla solita ghirlanda rotonda? Questo allora é il post che fa' al caso vostro!
Potete realizzare utilizzando la carta e poche altre cose di facile reperibilita' questo elegante fuori porta a costo quasi zero. Io vi spiego come farlo ma a voi resta l'immaginazione perche' fatte le pigne, i rami di abete e le bacche lo potete trasformare il fostro fuori porta in un oggetto unico che solo avrete. Cambiaate la forma, il colore dei nastri, anche le bacche possono essere bianche come quelle del vischio, insomma mi aspetto di vedere grandi trasformazioni! 

Ah dimenticavo se non vi piace il fuori porta potete sempre creare un centro tavola

martedì 16 novembre 2021

 Formaggio primo sale fatto in casa


Se fare il pane é davvero affascinante e di grande soddisfazione fare il formaggio é davvero una esperienza unica. Vedere il latte che si trasforma in formaggio é davvero una bella esperienza e meno difficile di quello che si possa pensare. Naturalmente parliamo di formaggio primo sale che é uno dei piu' semplici da preparare in modo casalingo sia per la facilita' che per i pochi strumenti che occorrono per farlo. Il primo sale é un formaggio fresco che puo' essere consumato a poche ore dalla sua preparazione cosi' al naturale, grigliato oppure é possibile farlo impanato e fritto ma io lo prediligo semplice con sopra un filo di olio, sale e pepe. Per ottenere dei buoni risultati sono necessari alcuni piccoli accorgimenti:
  • Il latte di mucca deve essere di altissima qualita' e freschissimo di giornata
  • La temperatura del latte deve essere misurata con un termometro da cucina
Ci sono diversi metodi di preparazione io, oggi vi racconto il mio che é molto semplice ma che vi dara' grandi soddisfazioni. 
La leggenda vuole che la paternità del Primo Sale venga attribuita al ciclope Polifemo. ... Infatti Omero nell'Odissea narra che: “Seduto, Polifemo mungeva a turno le pecore e le belanti capre e, rese le madri agli agnelli, fece cagliare una metà del latte e lo pose in cesti intrecciati”